Choegyal Namkhai Norbu (Ge’u 1938-2018) eminente studioso della cultura del Tibet. Fu riconusciuto come reincarnazione del maestro di Dzogchen Adzom Drugpa e invitato in Italia nel 1959 dal tibetologo e orientalista italiano Giuseppe Tucci. Nel 1962 divenne professore di lingua e letteratura tibetana all’Università di Napoli “l’Orientale”, dove insegnerà fino al 1992. Si stabilì quindi in Italia.
In questo incontro affronta diversi temi.
L’esperienza di maestro buddhista e l’incontro tra le culture tibetana e italiana. La pratica dei sogni consapevoli. Lo specchio come metafora della nostra condizione.
“Il Tibet è rimasto abbastanza isolato per secoli e secoli e pochi ne conoscono la storia. I cinesi la presentano come storia di una parte della Cina, per poter dimostrare che è una regione cinese. Per questo il Tibet è presentato come Shangrilà, come una pura fantasia. Piano piano oggi la gente va a visitare e studia il Tibet, in occidente sono arrivati molti studiosi e maestri tibetani e questo ha aiutato a scoprire che c’è una cultura caratteristica”.
Intervista di Luciano Minerva