Viene dal Marocco, sua madre era analfabeta e lei è docente di sociologia a Rabat
La sociologa marocchina parla dei suoi libri, tradotti in oltre 20 lingue, in particolare de “L’Harem e l’Occidente”. La donna nel mondo islamico e i cambiamenti dell’Islam con le tv satellitari. La sua visione della donna è rivoluzionaria nella società islamica. Affronta il tema dei confini “che sono sempre violenza” e invita a scoprire l’Islam umanista: “Quello che mi è sempre stato chiaro è che il confine ha sempre a che vedere con la violenza e l’esclusione. Ogni volta che c’è un limite, se qualcuno mi dice che quel limite non va superato io dico: ah, qui c’è della violenza e dell’ineguaglianza”.
Intervista di Luciano Minerva