Il 9 settembre del 1976 muore Mao Tse Tung, presidente della Repubblica Popolare Cinese dal 1949. Realizza una imponente riforma agraria, nota come il “Grande Balzo in avanti”, con cui avvia la collettivizzazione della terra. Consolidato il potere, rompe l’alleanza con l’Unione Sovietica e lancia la sua rivoluzione culturale con l’uso sistematico della repressione violenta del dissenso. A Mao viene attribuita la creazione di una Cina unificata e libera dalla dominazione straniera, ma anche una gestione tirannica e spietata del potere, basata sul culto della personalità.
All’indomani della sua morte la Cina si apre all’Occidente e all’attenzione dei giornalisti italiani che riescono finalmente a realizzare lunghi reportage sulla nuova realtà del paese.
Nel 1980 Ruggero Orlando va in onda con l’inchiesta “Taccuino cinese”, una inchiesta di respiro sul futuro della Repubblica popolare cinese.
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