Gao Xingjian (Ganzhou, 4 gennaio 1940) è uno scrittore, drammaturgo, poeta, saggista, pittore, traduttore e cineasta cinese naturalizzato francese, nonché il primo scrittore di origini cinesi ad essere stato insignito del Premio Nobel per la letteratura.
In seguito alla pubblicazione de La fuga, testo teatrale ispirato dagli avvenimenti di piazza Tian’anmen, tutte le sue opere vennero vietate in Cina e Gao Xingjian fu costretto all’esilio e dichiarato “persona non grata” sul territorio cinese.
Nell’intervista a cura di Luciano Minerva rilasciata a Pisa nel 2006, affronta varie tematiche:
l’importanza della ricerca dell’anima e l’insoddisfazione sull’essere ateo, la curiosità per la scrittura antica, l’esperienza dell’esilio, il rapporto tra potere e la censura, l’ideologia maoista e la “Rivoluzione culturale”
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“La fuga è prima di tutto un gesto totalmente istruttivo…quando ci si trova impotenti di fronte ad un potere totalitario e si subisce una pressione pressoché radicale, in quel caso l’unica possibilità che ha un uomo è quella di fuggire.
Testo dell’intervista
Guarda un’altra intervista a Gao Xingjian qui.