Per ricordare Pierangelo Bertoli (Sassuolo, 5 novembre 1942 – Modena, 7 ottobre 2002), Rai Teche propone un’intervista al cantautore emiliano realizzata dal giornalista Alberto Gedda per la trasmissione radiofonica Lo specchio del cielo del 12 febbraio 1989 su Radio Due.
Bertoli si racconta, con la consueta carica umana, parlando degli inizi della carriera quando nel 1966, davanti a un pubblico di amici e conoscenti, si esibiva prevalentemente con un repertorio di canzoni della tradizione popolare; poi le prime apparizioni nel 1975 come cantautore con brani di contenuto politico e i primi concerti. Al microfono della radio chiarisce il suo punto di vista riguardo il mestiere del cantautore: la musica è un mezzo per esprimere con coraggio i propri sentimenti senza remore e inibizioni; suonare la chitarra, scrivere canzoni e fare concerti è una grande opportunità per trasmettere le proprie emozioni. Ricorda l’amicizia e la collaborazione artistica con i colleghi Francesco Guccini e Caterina Caselli, i duetti con alcune cantanti del panorama musicale italiano come Fiorella Mannoia e Ornella Vanoni.
Il cantautore parla della sua infanzia vissuta serenamente nonostante le mille difficoltà dovute alla malattia: una poliomielite che lo colpì all’età di sei anni costringendolo su una sedia a rotelle. Parlando del suo handicap affronta il tema della disabilità e riflette sul concetto di dignità e rispetto di se stessi per imparare ad accettarsi; risponde al giornalista sullo spot televisivo di cui è protagonista in sostegno della campagna per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La sua spiccata sensibilità verso i più deboli e le minoranze lo ha portato nel corso degli anni a intraprendere iniziative di beneficenza e tenere concerti anche in carcere.
Il leitmotiv della sua arte e della sua vita è racchiuso nel verso di una celebre canzone che recita “Canterò le mie canzoni per la strada ed affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.