“Questo nostro pianeta va salvaguardato”, così Margherita Hack, scomparsa il 29 giugno del 2013, raccontava il suo amore per la natura a Tv7 nel 2001. Un’intervista in cui parlava di grandi temi quali il rapporto fra scienza e religione, la vita dopo la morte, le forme di vita extraterrestre.
L’intervista fa parte dell’antologia “Hack, l’amica delle stelle” che raccoglie alcuni dei suoi interventi televisivi più significativi. Fra i programmi raccolti alcune perle d’archivio, come il commento del passaggio della cometa di Halley nel 1985 o le interviste rilasciate a grandi nomi del piccolo schermo come Enzo Biagi, Carmen Lasorella, Luciano Rispoli e Fabio Fazio.
Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013) dopo aver compiuto gli studi (senza sostenere gli esami di maturità a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale) presso il Liceo Classico “Galileo” di Firenze, si laureò in fisica nel 1945 presso l’osservatorio di Arcetri sotto la direzione di Giorgio Abetti.
L’astrofisica è stata professore ordinario di astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1º novembre 1992, anno nel quale fu collocata “fuori ruolo” per anzianità. È stata, inoltre, la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, conferendogli visibilità internazionale. È stata membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA. Ha pubblicato numerosi lavori originali su riviste internazionali e numerosi libri sia divulgativi sia a livello universitario. Nel 1994 ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica. Nel 1995 ha ricevuto il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica.