Mentre Thoko Nkoma al Festival di Mantova nel 2006 racconta una storia sugli spiriti dell’acqua, la tenda dell’evento si allaga per la pioggia. Una conclusione inattesa per lo spettacolo dell’autrice sudafricana, come riportato in questo servizio di Luciano Minerva. L’autrice raccoglie la tradizione orale: le sue narrazioni mescolano miti tradizionali e invenzioni moderne, riuscendo sempre a coinvolgere il pubblico.
Thoko Nkoma, nata nel 1968 nella provincia del KwaZulu-Natal in Sudafrica e residente a Johannesburg, è una narratrice orale, nota per il suo stile poetico e fantasioso. Ha iniziato la sua carriera da adolescente alla Ibhongo Secondary School, dove fu premiata per le sue doti espressive. Nel 1995 ha preso parte al Risile Project con lo spettacolo Hareyeng, poi al Masakhane Project nel 1997 con il regista Mosweu Ketlele, e successivamente al gruppo Oasis Cultural Heritage. Dal 2000 è membro degli Zanendaba Storytellers, guidati dalla celebre Gcina Mhlophe. Nkoma è una delle protagoniste del movimento di rinascita della tradizione orale nell’Africa australe, simbolo della vitalità culturale del Sudafrica post-apartheid.



