In questa puntata di Mixer del 1987 Giorgio Armani (Piacenza, 11 luglio 1934 – Milano, 4 settembre 2025) si racconta a tutto tondo: i ricordi della sua infanzia, della sua famiglia e della sua Piacenza. Poi l’inizio della attività professionale fino a raggiungere la leadership della moda internazionale. Il suo carattere e i suoi difetti, le amicizie e il suo stile di vita.
Giorgio Armani, stilista e imprenditore, ha fondato uno dei marchi di moda più celebri al mondo. Nato a Piacenza, iniziò come commesso alla Rinascente di Milano, per poi approdare da Nino Cerruti. Nel 1975, insieme a Sergio Galeotti, creò l’azienda che porta il suo nome, simbolo di eleganza internazionale.
Nel 2024 l’Università Cattolica di Piacenza gli conferì la laurea honoris causa in Global Business Management, riconoscendone il percorso e l’esempio. Tra le sue creazioni più iconiche: la giacca destrutturata, il tailleur e le tonalità beige, grigio e blu-Armani, ispirate al cinema in bianco e nero, all’America anni ’30-’40 e alle suggestioni orientali.
“Re Giorgio”, come era conosciuto nel mondo, partì 50 anni fa con 10 milioni di lire: oggi il suo impero vale oltre 4 miliardi di euro, da Piacenza a Milano fino alle capitali della moda.
A Mixer era già stato nel 1983, l’anno dopo che era stato proclamato uomo dell’anno dal Time. Nell’intervista parla della sua decisione di non fare più sfilate, del suo rapporto coi giornalisti, del ruolo dell’informazione nella società. Armani spiega che, a suo parere, oggi il successo non è correlato con la creatività e che ciò che lo infastidisce di più è la volgarità, l’ostentazione eccessiva del proprio corpo.