Il regista e sceneggiatore napoletano Ettore Giannini (1912-1990), conosciuto soprattutto per la regia del film “Carosello napoletano”, vincitore del Prix International al Festival di Cannes del 1954, all’inizio della carriera fu un autore radiofonico molto apprezzato. “Gente in treno”, trasmesso la prima volta nel 1936 e prodotto nuovamente nel 1953 dalla sede Rai di Firenze, è un radiodramma corale costruito come un “mistery”, per usare un termine più attuale. Un treno viaggia di notte trasportando varia umanità e ogni passeggero ha una storia, un proprio dramma personale il cui peso a volte rende difficile la breve convivenza con i compagni di scompartimento. Un anziano capotreno si sforza suo malgrado di calmare i viaggiatori più nervosi, ma la tensione sovreccita gli animi e il viaggio si trasforma in un incubo… Compagnia di Prosa di Firenze della Rai con Franco Volpi (un giovane spiritoso), Ernesto Calindri (un signore suggestionabile), Renzo Scali (un giornalaio), Gianni Pietrasanta (un commesso viaggiatore), Raffaello Niccoli (il capotreno), Jolanda Verdirosi (una moglie), Alfredo Bianchini (un marito), Maria Fabbri (una signora in pena), Raffaele Giangrande (un controllore), Gualberto Giunti (un impiegato), Franco Luzzi (un capostazione), Franca Mazzoni (una signorina sola), Pierluigi Pandolfini (un giovanotto bugiardo), Marcello Schullman (uno straniero), Wanda Pasquini (una vecchia energica), Enzo Tarascio (uno che è triste), Tino Erler (un signore nervoso), Manlio Vergot (un signore timido), Giuseppe Pertile (uno che ragiona), Alberto Archetti (una recluta), Corrado De Cristofaro (un pover’uomo), Franco Dini (un viaggiatore). Regia di Umberto Benedetto.

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