Riduzione radiofonica in cinque puntate del romanzo omonimo dello scrittore francese Honoré de Balzac (1799-1850). Respinto dalla crudele Fedora, Raffaello de Valentin medita seriamente di suicidarsi, ma l’amico Rastignac, per distoglierlo da tale nefasto proposito, lo porta a distrarsi in una sala da gioco, dove il disgraziato perde tutto quel poco che ha. Ridotto in miseria, Raffaello è costretto a lasciare la camera in subaffitto a casa della dolce Paolina e a cercarsi un alloggio ancora più umile, ma un fatto cambia radicalmente la sua sorte. Un giorno, entrato per caso in un negozio di antiquariato, trova una misteriosa pelle di zigrino che l’antiquario gli presenta come oggetto magico dai poteri strabilianti, ma estremamente pericoloso: soddisfa qualunque desiderio, però ogni volta che viene usato si rimpicciolisce, e con esso anche la vita del suo possessore. Raffaello, ridotto alla fame, si porta via la pelle stipulando, senza rendersene pienamente conto, un contratto fatale. Durante una festa insieme a una compagnia di gaudenti egli esprime il desiderio di avere una rendita, e subito gli viene comunicato di aver ricevuto una sostanziosa eredità da un parente dimenticato. Riduzione radiofonica dello scrittore e poeta Enrico Panunzio e dello scrittore e sceneggiatore Gino Montesanto. Commenti musicali di Bruno Rigacci. Compagnia di Prosa di Firenze della Rai con Corrado Gaipa (il marchese Raffaello de Valentin), Fernando Farese (Rastignac), Mila Vannucci (Paolina), Rodolfo Martini (l’antiquario), Franco Sabani (Emilio), Fernando Caiati (Taillefer), Marcella Finucci (Aquilina), Corrado De Cristofaro (Bixiou), Gianni Pietrasanta (il notaio Cardeau), Adriana Innocenti (una donna). Regia di Amerigo Gomez.
Copione del radiodramma – II puntata