Il documentario “Un giorno col personaggio: Arnoldo Mondadori ”, inaugura una serie dedicata a personaggi famosi, che Sergio Zavoli ha realizzato per la radio nel 1960 . Il giornalista presenta un ritratto autentico del protagonista, lontano dalla retorica e dalla superficialità , attraverso testimonianze inedite di familiari, amici e collaboratori. Il proposito è raccontare la storia di un uomo comune che si è distinto nella sua professione, mostrando gli aspetti intimi e semplici della sua vita , evidenziando pregi e difetti del suo carattere. Dopo una nota biografica introduttiva sulla figura dell’editore Arnoldo Mondadori, l’itinerario narrativo seguito da Zavoli parte dalla testimonianza di Ermete Mondadori, fratello maggiore di Arnoldo, direttore di una scuola di Arti e Mestieri a Ostiglia, in provincia di Mantova. La memoria di Ermete corre al periodo dell’infanzia, quando il piccolo Arnoldo si distingueva dagli altri fratelli per l’impronta volitiva del suo carattere. Racconta aneddoti collegati alla sua passione per i libri, coltivata , nonostante l’impossibilità di frequentare regolarmente la scuola a causa delle condizioni economiche disagiate della famiglia. Ermete elenca i numerosi mestieri svolti dal fratello in gioventù da garzone a tipografo, sottolineando la grande serenità con cui affrontava tutte le esperienze lavorative, con l’unico obiettivo: progredire in tutti i campi. Il racconto radiofonico si sviluppa con le testimonianze degli scrittori Virgilio Brocchi, Tom Antongini e di un dipendente della casa editrice Mondadori: Eliseo Morandi. Virgilio Brocchi, celebrato romanziere negli anni venti e trenta, rievoca il periodo iniziale della collaborazione con Mondadori, e il contributo dato a sostegno della nascita della nuova sede della Casa editrice a Milano nel 1919, data che coincide con l’ascesa della Mondadori nell’editoria italiana. Lo scrittore ricorda la sincera amicizia che li univa , basata sul rispetto reciproco, pur non condividendo tutte le sue scelte editoriali, loda la serietà professionale con cui il giovane e intraprendente editore rispettava fino in fondo gli accordi economici stabiliti con gli scrittori. La testimonianza di Tom Antongini, ricostruisce il rapporto professionale e di amicizia tra Arnoldo Mondadori e Gabriele D’Annunzio. Nell’incontro tra il poeta e l’editore avvenuto nella primavera del 1921, Antongini rivela quanto Mondadori fosse timoroso nei confronti del poeta che considerava un uomo inarrivabile. Soltanto dopo alcuni anni e una complessa trattativa, Mondadori riuscì a realizzare la grande impresa editoriale con la pubblicazione dell’opera Omnia di Gabriele D’Annunzio. Antongini si sofferma a spiegare il singolare rapporto economico tra Mondadori e D’annunzio, svelando aneddoti divertenti a riguardo, sostenendo quanto l’editore fosse prodigo con il Vate, che ogni tanto si faceva elargire consistenti somme di denaro. Eliseo Morandi, usciere della direzione generale della casa editrice Mondadori di Milano, descrive il suo rapporto privilegiato con il presidente , raccontando delle sue abitudini quotidiane, dei suoi stati d’animo e anche delle sue piccole manie. Il viaggio radiofonico nel mondo di Arnoldo Mondadori si chiude con la testimonianza di sua moglie Andreina, che traccia il profilo di una persona semplice ma decisa, dotata di una volontà inesauribile con la quale è riuscito a realizzare la sua passione, senza trascurare la famiglia. La signora racconta episodi significativi della loro vita , rivelando che uno dei momenti più emozionanti per suo marito, è stato quello del conferimento della laurea Honoris Causa da parte della facoltà di Lettere dell’Università di Pavia.