La Festa la Farina la Forca: società usi e tradizioni in Sardegna
Nel 1980 la Rai mette in onda su Rai Due la serie in sette puntate intitolata La Festa La Farina la Forca. I reportage attraversano altrettante regioni d’Italia per descriverne usanze, tradizioni, feste, cibi tipici. Il titolo prende spunto da un detto attribuito a Re Ferdinando di Borbone: egli avrebbe citato le tre F necessarie (La Festa la Farina la Forca) come metodo infallibile per governare facilmente il popolo napoletano. Feste tradizionali, cibo, e paura, dunque.
In questa seconda puntata, il documentario ci parla degli aspetti fondamentali della vita in Sardegna.
I pastori, le donne, i minatori, le tradizioni, la loro vita quotidiana in un’epoca di grandi cambiamenti: oltre allo spaccato sulla cura del bestiame, la preparazione del pane, la tessitura, la regione viene raccontata attraverso la testimonianza del poeta Peppino Marotto, che parla della lotta di resistenza dei pastori alla militarizzazione di Pratobello, cantando “a tenore” anche il suo componimento “Sa lotta de Pratobello”. E ancora l’antropologo e figlio di pastore Michelangelo Pira intervista in dialetto un pastore di Bitti sulla sua vita, sulla “balentia”, sulla sua passione per la lettura, sulla televisione. Due donne anziane raccontano la condizione femminile nella società tradizionale, paragonandola a quella odierna, da loro percepita come degradata. Giovani minatori descrivono il loro duro lavoro in miniera come scelta di necessità. E infine, la festa di San Francesco al Santuario di Lula.