Vincenzo Consolo (Sant’Agata di Militello, 18 febbraio 1933 – Milano, 21 gennaio 2012) è stato uno scrittore, giornalista e saggista italiano.
È considerato uno tra i maggiori narratori italiani contemporanei.
Nella conferenza tenuta a Parigi nel 2002 in occasione della Fiera del libro, Consolo riflette sui rapporti tra lingua e letteratura italiana e francese, dopo la pubblicazione di “Lo spasimo di Palermo”. Il mestiere dello scrittore e la ricerca linguistica. Il rapporto tra letteratura italiana e letteratura francese, collegata alla storia delle due lingue. Consolo racconta il senso del suo percorso letterario e del suo essere scrittore.
Servizio di Luciano Minerva
ecco noi (italiani) non abbiamo avuto la fortuna che avete avuto voi francesi. Leopardi fa un’analisi molto acuta, molto bella delle due lingue cugine così vicine ma insieme così diverse, della lingua francese e della lingua italiana e dice che la lingua francese sin dai tempi di Luigi XIV si è geometrizzata cioè è diventata una lingua geometrica perché in Francia si era creata una società e uno stato e quindi si è creata una lingua di grande comunicazione. La storia della lingua italiana e tutt’affatto diversa: una storia che parte da Dante, l’italiano non è una sola lingua, l’italiano è tante lingue, questa è la nostra ricchezza e la nostra dannazione.