Per gli appassionati di jazz e in particolare del jazz italiano un contributo storico: il concerto registrato per la Rai e trasmessa nell’ottobre del 1975 dal quartetto di Enrico Rava, (Trieste, 20 agosto 1939) trombettista, compositore, scrittore e flicornista italiano di musica jazz, molto amato non solo in Italia e ancora oggi sulla scena internazionale. Con lui Massimo Urbani, indimenticato sassofonista italiano morto prematuramente nel 1993, a soli 36 anni, il contrabbassista statunitense Calvin Hill e il batterista argentino Nestor Astarita. Il concerto è preceduto da una introduzione in chiave ironica dei quattro musicisti che si autodefiniscono i migliori del mondo, e si presentano vicendevolmente.
Massimo Urbani nasce a Roma, studia il clarinetto dall’età di 11 anni passando poi al sassofono, strumento grazie al quale viene notato da Mario Schiano e Marcello Melis, grazie al suo stile che si rifà agli insegnamenti di Charlie Parker e Albert Ayler.
Nel 1974 suona il sax nell’album Chiaro di Loy & Altomare; nello stesso anno partecipa alla seconda edizione di Umbria Jazz e conosce Sonny Stitt; entra poi nella Collective Orchestra di Gaetano Liguori. La notte tra il 23 e il 24 giugno 1993, muore per collasso cardiocircolatorio. In sua memoria è stato istituito il premio Massimo Urbani e la sua interpretazione di “Everything Happens To Me”, dall’album “The Blessing”, è tuttora ritenuta da molti tra le migliori mai realizzate. È considerato uno dei maggiori interpreti della storia del jazz.