Al FIAT/IFTA World Conference 2019 (Dubrovnick, 22-25 ottobre 2019) Rai Teche presenta uno studio sul documentario storico-geografico in Rai
Il documentario ha costituito e, per molti versi, tuttora costituisce uno degli strumenti più efficaci di rappresentazione della realtà. Gli archivi radiofonici e televisivi RAI vantano un cospicuo patrimonio documentale relativo al documentario storico-geografico. Moltissime aree, dai piccoli centri urbani fino a intere regioni, sono state ritratte con un nuovo spirito di indagine e un occhio attento cogliere le componenti sociali, antropologiche e territoriali.
Rai Teche persegue il suo sforzo costante di far emergere dalla vastità dei suoi archivi le testimonianze più rilevanti per arricchire la conoscenza storica dell’Italia e concorrere alla miglior definizione del suo profilo sociale e culturale. Fra i recuperi di maggior pregio spicca la serie completa di documentari radiofonici “Viaggio in Italia” dello scrittore Guido Piovene, trasmesso fra il 1953 e il 1956, che rappresenta una delle più rilevanti testimonianze dal punto di vista storico della condizione dell’Italia ancora reduce dalle rovine della guerra.
I documentari televisivi annoverano degli esempi che hanno rappresentato dei capitoli fondamentali nell’evoluzione del documentario. Fra di essi un rilievo particolare meritano alcune serie come “La ricerca etnologica nel Canavese”, “Viaggio nel Sud”, “Viaggio in Sardegna”, due trasmissioni curate dallo scrittore Giuseppe Dessì, “Ritratti di città”, undici trasmissioni dedicate ad alcuni dei principali centri urbani d’Italia. Il progetto si iscrive, pertanto, in quella più ampia iniziativa denominata “Archivio del folklore italiano”, già avviata da alcuni anni, che vanta la digitalizzazione di una serie di fondamentale importanza, fra cui buona parte della collezione di canti popolari raccolta da Diego Carpitella, Giorgio Nataletti e Alan Lomax e moltissimi documentari radiofonici e televisivi, tutti disponibili sul sito internet di RAI Teche.
La lecture si terrà il 23 ottobre dalle ore 17.30 alle ore 18:00
Relatori:
Daniela Floris, per la sezione televisiva.
Ettore Pacetti, per la sezione radiofonica.
Daniela Floris
Laureata in lettere / etnomusicologia all’Università La Sapienza, Roma, 1990.
Documentatore e archivista a Rai Teche dal 1992.Responsabile delle metodologie di archiviazione e del controllo qualità e certificazione di documentazione dei programmi tv del flusso quotidiano e del patrimonio storico.Responsabile, insieme a Ettore Pacetti, della sezione “Archivio del Folklore Italiano” all’interno del portale di Rai Teche. Da marzo 2019 membro della FIAT IFTA Media Studies Commission
Ettore Pacetti
è nato a Roma dove ha seguito gli studi musicali, diplomandosi in Composizione e poi perfezionandosi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Assunto in RAI nel 1984, coordina attualmente le attività di documentazione degli archivi radiofonici, dei copioni e degli archivi musicali cartacei presso RAI Teche. Sempre per RAI Teche ha curato, in collaborazione con Paolo Donati, il volume + CD ROM C’erano una volta nove oscillatori, dedicato allo Studio di Fonologia di Milano della RAI e pubblicato da RAI ERI nel 2002.
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In Focus “La ricerca etnologica nel canavese: gli antichi mestieri artigianali”: terza puntata dell’importante serie di documentari del 1980 dedicati alla ricerca etnologica nel Canavese, in cui vengono raccontati, filmati e descritti antichi mestieri svolti nell’area del Canavese:, descritti e raccontati dagli anziani ad Amerigo Viglierno, etnomusicologo autodidatta, che mostrano le varie fasi del loro lavoro e parlano di come sia cambiato negli anni, in dialetto e in italiano. Cadregai (impagliatori e falegnami di sedie) , artigiani delle scope in saggina, artigiani del rame.
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