Il 19 marzo 1980 a Milano Guido Galli (Bergamo, 28 giugno 1932 – Milano, 19 marzo 1980) magistrato e accademico italiano, viene assassinato nell’Università di Milano da un nucleo armato di Prima Linea, molto attivo durante gli anni di piombo, a causa della sua azione di magistrato contro il terrorismo.
Il professor Galli aveva disposto il rinvio a giudizio di numerosi esponenti di spicco di “Prima Linea”, a seguito della prima maxi inchiesta sul terrorismo iniziata nel settembre 1978. I terroristi avevano perciò compreso che Galli poteva essere di ostacolo alla realizzazione dei loro disegni criminali. Nel comunicato rivendicativo dell’attentato avevano infatti scritto “… Galli appartiene alla frazione riformista e garantista della magistratura, impegnato in prima persona nella battaglia per ricostruire l’Ufficio Istruzione di Milano come un centro di lavoro giudiziario efficiente e adeguato … alla necessità di far fronte … anche alla crescente paralisi del lavoro di produzione legislativa delle Camere …”.
Mentre Galli si trova nei corridoi dell’Università di Milano, con il codice in mano, viene freddato alla schiena e alla nuca.
Nel 2009 La storia siamo noi dedica una intera puntata alla vita e alle opere del magistrato vittima di terrorismo.