Ornette Coleman (Fort Worth, 9 marzo 1930 – New York, 11 giugno 2015) è stato un sassofonista e compositore statunitense, considerato il padre del movimento free jazz.
Sin dagli esordi, lo stile musicale e il modo di suonare di Coleman si rivelarono alquanto originali perché Il suo approccio all’armonia e alle progressioni di accordi era anche molto meno rigido rispetto a quello dei jazzisti bebop; traeva interesse principalmente nel suonare quello che sentiva in giro piuttosto che incasellare la sua creatività in strutture armoniche predeterminate.
Il giornalista musicale “Ermenegildo De Stefano dice di lui: “Ornette Coleman irruppe prepotentemente sulla scena jazzistica newyorkese nel 1959, proprio mentre Sonny Rollins se ne allontanava; i due musicisti furono spesso considerati agli antipodi per quanto riguardava il sassofonismo, ma in realtà essi erano in posizioni speculari e interagenti. Coleman era approdato a New York preceduto dalla sua stessa fama, aveva realizzato un solo LP (in California), ma il sassofonista texano aveva fortemente impressionato tutti i musicisti che lo avevano ascoltato. Suonava un bianco sax di plastica, e ne traeva qualcosa che andava dalle primissime radici blues alla più discordante espressione zeppa di urla, lamenti e strepiti.”
L’iniziale esiguo numero di fedelissimi conta i conterranei John Carter (clarinetto, sax contralto), Dewey Redman e James Clay (sax tenore), cui si aggiungono Paul Bley, Walter Norris (pianoforte), Bobby Bradford e Don Cherry (tromba), Charlie Haden (contrabbasso), Ed Blackwell e Billy Higgins (batteria).
La carriera di Ornette viene lanciata da John Lewis del Modern Jazz Quartet e dal compositore Gunther Schuller, che lo fanno incidere su etichetta Contemporary insieme a Red Mitchell, Percy Heath e Shelly Manne. Nel 1958, Coleman pubblicò finalmente il suo primo disco per la Contemporary, Something Else!!!!
Nel 1991, Coleman suona per la colonna sonora del film Il pasto nudo di David Cronenberg; l’orchestra era diretta da Howard Shore. L’album è notevole tra le altre cose per la peculiarità di includere una delle rare occasioni in cui Coleman si cimenta in uno standard jazz: nello specifico la composizione intitolata Misterioso di Thelonious Monk. Due registrazioni di Coleman del 1972, Happy House e Foreigner in a Free Land sono poi state usate dal regista Gus Van Sant per il suo Scoprendo Forrester del 1995.
La metà degli anni novanta è un periodo di gran lavoro per Coleman: pubblica quattro album tra il 1995 e il 1996, e per la prima volta dopo molti anni, ricomincia a lavorare con dei pianisti (Geri Allen e Joachim Kühn).
Coleman ha raramente collaborato o suonato in dischi di altri musicisti. Le poche eccezioni includono estese performance in un album di Jackie McLean nel 1967 (New and Old Gospel, nel quale suona la tromba), e in un disco di James Blood Ulmer nel 1978, un cameo in Plastic Ono Band di Yōko Ono (1970), in Renaissance Man di Jamaaladeen Tacuma (1983), Scar di Joe Henry (2001) e The Raven di Lou Reed (2003).
Nel settembre 2006 Coleman pubblica un album live intitolato Sound Grammar con il suo nuovo quartetto (Denardo alla batteria e due contrabassisti, Gregory Cohen e Tony Falanga). Si tratta del primo album di nuovo materiale in 10 anni, ed è stato registrato in Germania nel 2005. Il disco ha vinto nel 2007 il Premio Pulitzer per la musica.
Coleman scompare l’undici giugno 2015 a Manhattan all’età di 85 anni a causa di un arresto cardiaco e il suo funerale è stato un evento della durata di tre ore nel quale si sono avvicendati discorsi e performance da parte di suoi amici e collaboratori.
Guarda la puntata del programma “Quando si dice jazz”, in onda nel 1980, dedicata al musicista statunitense.