Richard Ford (Jackson, 16 febbraio 1944) è uno scrittore statunitense. L’autore de Il giorno dell’indipendenza in questa intervista rilasciata a Mantova nel 2002, affronta i temi del rapporto della letteratura con la psicanalisi e con l’etica. Il suo Sportswriter è stato inserito dal Time nella lista dei 100 migliori romanzi scritti in lingua inglese dal 1923 al 2005.
Premio Pulitzer con il citato Il giorno dell’indipendenza, lo chiamano “il poeta della vita quotidiana”. I grandi temi sono visibili negli interrogativi legati alla vita familiare e individuale; secondo lo scrittore la morale e la politica riguardano la sfera personale.
Secondo me l’idea che noi possiamo conoscere solo una parte infinitesima del mondo dove intanto stanno accadendo moltissime altre cose è consolante. Il fatto cioè di pensare che ci sono i nostri problemi, che a noi sembrano enormi, mentre al di fuori della nostra sfera di influenza, della nostra sfera di comprensione, stanno succedendo una quantità di altre cose ci permette di adattarci meglio al mondo. Ma non è per questo che ho provato a scrivere delle esistenze quotidiane. Ho cercato di scrivere della vita quotidiana, perché penso che tutto si giochi a livello delle decisioni individuali.