Sessant’anni fa, negli Stati Uniti, lo scrittore Ernest Hemingway metteva fine alla propria vita con un colpo di fucile. Soprannominato Papa, fece parte della comunità di espatriati americani a Parigi durante gli anni Venti, conosciuta come “la Generazione perduta” e da lui stesso così chiamata nel suo libro di memorie “Festa mobile”, su cui è incentrata la puntata del programma “Primo piano”, in onda nel 1964.
Condusse una vita avventurosa, si sposò quattro volte e gli furono attribuite varie relazioni sentimentali. Raggiunse già in vita una popolarità fuori dal comune e nel 1953 ricevette il Premio Pulitzer per Il vecchio e il mare, vincendo poi il Nobel per la letteratura nel 1954.
Lo stile letterario di Hemingway, caratterizzato dall’essenzialità e asciuttezza paratattiche del linguaggio.
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