Il 29 agosto 1991 la mafia uccide Libero Grassi, l’imprenditore catanese che si ribella alla richiesta di “pizzo”, divenuto poi simbolo della lotta alla criminalità organizzata
A seguito dell’omicidio di Libero Grassi, sempre nel 1991 Gianfranco Danna chiede a Giovanni Falcone se non siano state sottovalutate le denunce dell’uomo, che parlava di soldi “estorti e riciclati”. Secondo il giudice non si è tenuto conto del fatto che Cosa Nostra ben difficilmente avrebbe trascurato di dare una lezione a chi metteva in discussione tutto il sistema del racket mafioso. In questa intervista, la celebre frase di Falcone: “la mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.
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