Kader Abdolah, pseudonimo di Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani (Arak, 12 dicembre 1954), è uno scrittore iraniano naturalizzato olandese.
Rifugiato politico in Occidente, vive nei Paesi Bassi e scrive le sue opere in olandese.
In questa intervista a cura di Luciano Minerva rilasciata a Mantova nel 2004, lo scrittore racconta l’esperienza di un iraniano autore di romanzi in nederlandese. In lui è forte il dovere dello scrittore, che è figlio di un sordomuto, di smascherare gli stereotipi. Afferma di sentirsi come un costruttore di ponti.
Io vivo in due diversi mondi: la cultura, il linguaggio, il passato persiano, le mie case, le mie strade; e adesso vivo in Olanda, con altre case, altre donne, altre strade, un’altra cultura. Due lingue diverse, due culture diverse, due differenti mondi femminili, e io non avrei potuto parlare con la mia vecchia lingua, non avrei potuto raccontare le mie vecchie storie con la mia vecchia lingua e non avrei potuto raccontare quelle storie nella lingua d’Olanda. Avevo bisogno di una lingua nuova, fatta in parte di quella lingua, in parte di questa. E ho fatto la mia propria lingua con parole molto importanti, solo parole importanti. La mia lingua è molto semplice.