A dieci anni dalla morte di Franco Califano (Tripoli, 14 settembre 1938 – Acilia, 30 marzo 2013), Rai Teche ricorda il cantante con questo prezioso servizio: un omaggio al cantante e alla sua libertà, parafrasando uno dei suoi brani più celebri, in onda il 26 agosto 1981 nell’ambito della rubrica Tg2 Sestante.
Genio sregolato ed eccentrico, indimenticabile “poeta saltimbanco”, il “Califfo” si racconta alle telecamere Rai ripercorrendo la sua vita intensa, dalle disavventure giudiziarie alle profonde amicizie, soffermandosi sul rifugio rappresentato dalla musica. Ne emerge un ritratto intimo, con canzoni improvvisate che compongono un piccolo concerto esclusivo dedicato agli spettatori.
Al ritorno dal concerto a La bussola di venerdì 7 agosto 1981, Califano è seguito fin dentro la sua villa e in un monologo allo specchio si racconta definendosi “un bastardo venuto dal Sud” con una giovinezza vissuta fra cliniche, collegi, carceri. Califano mostra poi la sua scrivania, quella su cui nottetempo scriveva racconti, canzoni, diari, romanzi. Momenti intimi ed intensi, in cui il cantante romano si apre regalandosi con generosità al pubblico televisivo.
La mia è stata una vita di corsa. Ho corso sempre. E quando ero giovane correvo, correvo verso via Veneto.
Disponibile anche nella fascia Teche su RaiPlay: Califfo a Roma