Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967) è stato un cantautore, attore, poeta, compositore e polistrumentista italiano.
Insieme a Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi è uno degli esponenti della cosiddetta scuola genovese, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana.
È considerato da gran parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. Contestatore ante-litteram, ha dovuto fare i conti anche con la censura come avvenne per il brano “Cara maestra”, nella quale denunciava le ipocrisie e i perbenismi della società dell’epoca. Il suo album d’esordio che porta il suo nome è del 1962; ne seguiranno altri due oltre a diversi singoli.
La sua morte, avvenuta in un albergo di Sanremo durante l’edizione del 1967 del Festival della canzone italiana, è stata per lungo tempo avvolta in un velo di mistero. Nel 2006 è stata confermata l’ipotesi iniziale del suicidio.
Il diciassettesimo Festival della canzone italiana si tenne a Sanremo dal 26 gennaio al 28 gennaio 1967 e viene spesso ricordato proprio per la tragica scomparsa del cantautore Luigi Tenco che gareggiava con il brano “Ciao amore ciao” in abbinamento con Dalida, alla quale Tenco era legato sentimentalmente.
Rai Teche propone Dalida, pseudonimo di Iolanda Cristina Gigliotti (Il Cairo, 17 gennaio 1933 – Parigi, 3 maggio 1987), durante le prove dell’esibizione sanremese.
Guarda su RaiPlay Incontro con Luigi Tenco andata in onda il 13 novembre 1966, la puntata faceva parte di una serie di trasmissioni sui nuovi fenomeni musicali presentata da Margherita Guzzinati. Si trattava di una lunga autobiografia cantata in cui Tenco si raccontava tramite la musica, affiancato da alcuni suoi colleghi ed amici, come i giovanissimi Lucio Dalla o Ornella Vanoni. Tenco esprimeva qui la sua opinione anche su questioni di costume, come i capelloni, attorniato da decine di giovani.