Sono passati 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi. Nel video le immagini di repertorio che furono girate a Roma pochi giorni dopo il fatto, accompagnate dall’audio di un’intervista alla trasmissione Tam Tam dell’8 luglio 1983. Quello che è presentato come il padre della ragazza, Ercole Orlandi, in realtà è lo zio Mario Meneguzzi.
Negli anni immediatamente successivi furono realizzati numerosi servizi giornalistici Rai. Rai Teche propone su RaiPlay un’antologia di quelle inchieste: “Scomparsa – Il caso Emanuela Orlandi”.
Della ragazza si erano perse le tracce il 22 giugno del 1983, al rientro da una lezione di musica. All’epoca aveva 15 anni. La sparizione della giovane, cittadina vaticana, apparve subito indecifrabile per le tante segnalazioni senza riscontro. Ma anche per i presunti collegamenti internazionali e per i tanti depistaggi anomali che sembravano impedire una ricostruzione oggettiva dei fatti.
A distanza di quattro decenni restano purtroppo attuali le parole utilizzate da un portavoce della famiglia nelle prime ore dopo la sparizione: “tutto è possibile, niente da escludere”. Il caso di Emanuela Orlandi è stato spesso collegato alla sparizione di un’altra quindicenne romana di cui si persero definitivamente le tracce nello stesso periodo: Mirella Gregori. Il susseguirsi di ipotesi, ricostruzioni e dichiarazioni non ha mai portato ad alcuna certezza definitiva.
Inizialmente alcune telefonate anonime e comunicati di fantomatici gruppi terroristici avanzarono la proposta di scambiare il rilascio di Emanuela Orlandi con la liberazione dell’attentatore del Papa Ali Ağca. Lo stesso terrorista turco sembrò avvalorare la veridicità di questa pista che tuttavia non condusse ad alcun esito concreto.
Da allora la famiglia Orlandi non ha mai smesso di cercare la verità.