Rai Teche festeggia insieme al 41° Torino Film Festival (Torino, 24 novembre – 2 dicembre) il novantesimo anniversario della nascita di Sergio Citti (Roma, 30 maggio 1933 – Lido di Ostia 11 ottobre 2005), un anno dopo le celebrazioni per il centenario di Pier Paolo Pasolini: un accostamento che rimanda alla loro stretta collaborazione, senza dimenticare l’autonomia e l’indipendenza del regista e sceneggiatore romano nel coltivare una propria idea di cinema, rimasta unica nel panorama italiano. Per l’occasione, il Torino Film Festival propone al pubblico, a cura di Stefano Boni, Grazia Paganelli, Matteo Pollone e Caterina Taricano, la prima retrospettiva completa che sia mai stata dedicata al regista e sceneggiatore.
Rai Teche mette a disposizione della rassegna alcune delle opere televisive realizzate da Citti negli anni Ottanta. Si tratta della versione integrale di Il minestrone (170’) realizzata nel 1981 e trasmessa dalla Rai nel 1985 in tre puntate; dei cortometraggi Il semaforo (1987, 5’), Maternità (1987, 5’) e Comunicazione (1987,5’), all’interno della rubrica “Star bene con sé stessi” e La partita (1987, 38’) all’intero della serie “Quaderni di città” oltre che di tutti gli episodi di Sogni e bisogni in onda la domenica su Raidue dal 6 ottobre 1985.
Il minestrone, ideato con Vincenzo Cerami, annovera nel cast Roberto Benigni, Ninetto Davoli, Franco Citti e Giorgio Gaber ed è un’amara parabola sulla miseria, costruita come un viaggio attraverso la fame, che spinge un gruppo di persone a partire da Ostia per arrivare in Svizzera “in un’avventura circolare dove non si arriva a nulla, in un mondo dove ci sono solo falsi scopi” (intervista a Citti, Radiocorriere, 1981).
Il Semaforo, Maternità e Comunicazione sono tre corti realizzati da Citti per la rubrica di psicologia e sessuologia “Star bene con sé stessi” a cura di Giorgia Della Giusta, Mariella Lucchi e Lorenzo Ostuni, condotta da Giorgia Della Giusta e in onda nel 1987, il giovedì mattina su Raidue.
L’accostamento simbolico di una partita di calcio e di una sepoltura attraverso un ribaltamento del sonoro è la proposta di Citti per La partita, uno degli episodi di “Quaderni di città”, una serie del 1987, in cinque serate, che presenta il punto di vista di cinque registi sui problemi della grande città, ognuno secondo il proprio personalissimo stile. Insieme a Citti, Ermanno Olmi, Francesco Maselli, Pupi Avati e Giuseppe Bertolucci documentano e ricostruiscono episodi urbani e di emarginazione.
Su sceneggiatura dello stesso Sergio Citti con Davide Grieco, il progetto Sogni e Bisogni raccoglie un gran numero di interpreti italiani e stranieri, tra cui Giulietta Masina, Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Hector Alterio, Jacques Dufilho, Paul Edward Breckenridge, Gigi Proietti, Carlo Verdone, Andréa Ferréol, Ninetto Davoli, Francesco Nuti, Ugo Tognazzi, Marilù Tolo, Ida Di Benedetto, Enrico Montesano, Serena Grandi. Il regista racconta favole contemporanee sull’amore, tutte diverse tra loro e paradossali, raccolte in una cornice e con un filo conduttore rappresentato dagli interventi del Padreterno (Hector Alterio), del Diavolo (Jacques Dufilho) che chiedono a Destino (Giulietta Masina) spiegazioni sulle stranezze che accadono sulla terra.
Oltre che nelle sale cinematografiche, presso la Mediateca Rai di Torino è sempre possibile rivedere le opere televisive e gli approfondimenti in radio e Tv sulla figura di Citti, oltre che consultare i volumi a lui dedicati.
Qui proponiamo La partita, episodio di “Quaderni di città” andato in onda il 20 gennaio 1987.