- La donna che lavora CLIP
Puntata 1 – Lavoro e Matrimonio
Puntata 1 – Incarichi di Responsabilità
Puntata 1 – Regole di Tutela
Puntata 2 – Lavoro Minorile
Puntata 2 – Filati
Puntata 2 – Le Ore di Lavoro
Puntata 2 – Lettera Operaia 1
Puntata 2 – Lettera Operaia 2
Puntata 2 – La Portiera
Puntata 2 – Uguaglianze in Fabbrica
Puntata 2 – L’Uscita dalla Fabbrica
Puntata 3 – La Coltivatrice Diretta
Puntata 3 – Le Donne nei Campi
Puntata 3 – Le Mondine
Puntata 3 – La Mezzadra
Puntata 3 – La Mondina Maddalena
Puntata 3 – Le Condizioni delle Mondine
Puntata 3 – La Trattorista
Puntata 4 – La Bambina che Canta
Puntata 4 – I Dormitori
Puntata 4 – I Figli delle Braccianti
Puntata 4 – Raccogliere l’Uva
Puntata 4 – Le Olive a Cottimo
Puntata 4 – Le Raccolitrici di Olive
Puntata 4 – La Raccolta del Tabacco
Puntata 4 – Braccianti e Salute
Puntata 4 – Lavorare il Tabacco
Puntata 5 – Le Centraliniste
Puntata 5 – Vendere Cappelli
Puntata 5 – Le Commesse
Puntata 5 – Le Maestre Rurali
Puntata 5 – Nubilato
Puntata 5 – Le Parrucchiere
Puntata 5 – La Responsabile del Personale
Puntata 5 – Universitarie
Puntata 6 – La Casalinga
Puntata 6 – La Domestica
Puntata 6 – I Diritti delle Paglierine
Puntata 6 – La Ricamatrice
Puntata 6 – Ricamatrici
Puntata 7 – L’Avvocato Guidetti Serra
Puntata 7 – La Caporeparto dello Stabilimento Chimico
Puntata 7 – La Chirurga
Puntata 7 – La Giudice Popolare
Puntata 7 – L’Infermiera Turno di Notte
Puntata 7 – Libere Professioni
Puntata 7 – Medico
Rai Teche celebra la Giornata Internazionale della Donna con la pubblicazione di 54 pillole da 1 minuto o poco più, selezionate dalla Mediateca Rai di Torino dalla serie “La donna che lavora” di Ugo Zatterin e Giovanni Salvi, in onda la prima volta il 25 marzo 1959. Il documentario televisivo, in otto puntate, è considerato la prima grande inchiesta sull’occupazione femminile in Italia e sul contributo delle donne alla vita sociale ed economica del Paese.
Con una troupe di dodici persone, tre automezzi, tre macchine da presa e due apparecchiature di registrazione sonora, Zatterin e Salvi percorrono tutta la penisola italiana: dieci regioni, trentuno località diverse, da Cevo in Val Camonica fino a Gallipoli, centotrentacinque giorni per realizzare quella che sarà un’indagine complessa, piena di difficoltà (Radiocorriere del 15 marzo 1959) ma che, in diciannove mila metri di pellicola girata, porterà alla luce la condizione delle italiane lavoratrici prima dei grandi cambiamenti sociali, politici, economici e culturali degli anni Sessanta.
Numerosissime le testimonianze dirette nei campi, nelle fabbriche, nelle masserie, nei negozi, nelle aule di tribunale per un’”inchiesta dal vivo” come la definisce lo stesso Zatterin, evitando il ricorso al materiale di repertorio.
Le pillole mettono in evidenza le interviste più interessanti, come quella a Bianca Guidetti Serra, una delle prime penaliste italiane, che lamenta le diffidenze verso gli avvocati donne, considerando che da lì a qualche anno, esattamente il 9 febbraio 1963, le donne avrebbero avuto accesso alla funzioni giurisdizionali. La serie tratta argomenti come l’abbandono del lavoro per il matrimonio; lo studio ritenuto più appropriato per le donne (le materie umanistiche versus le scientifiche). Poco viene escluso: le braccianti del Sud Italia; le dipendenti pubbliche; le prime assistenti sociali; le prime donne membri di giurie popolari. E, poi, le chirurghe, le scienziate, le analiste. Le dottoresse che curano i piedi delle raccoglitrici di olive, nudi ogni giorno nella terra per ore. Le domestiche, le portiere, le commesse, le parrucchiere, le operaie nelle loro lunghe giornate poco remunerate. E, ancora, le hostess, le modelle, le interpreti. Un panorama esteso, dove le problematiche di retribuzione, di salute e le discriminazioni basate sul genere fanno ancora fatica ad emergere, ma dove è chiarissimo il gravoso e spesso triplice ruolo della donna, attiva come lavoratrice, moglie e madre.