L’8 aprile 1973 veniva a mancare Pablo Picasso, artista cruciale nel passaggio fra Otto e Novecento, padre fondatore del cubismo e di un’intera concezione del disegno pensato non più come riproduzione del reale, ma come strumento “che disintegra l’oggetto e restituisce la forma nuda della coscienza” (Argan). Per celebrare questo anniversario, Rai Teche propone un “Omaggio a Picasso” andato in onda il 26 ottobre 1960 nell’ambito della rubrica di approfondimento “Arti e scienze” in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’artista.
Nel filmato, a celebrare il grande pittore e scultore, altrettanto autorevoli esponenti del mondo della cultura italiano. Lo storico dell’arte Giulio Carlo Argan equipara l’importanza di Picasso a quella dei grandi maestri dell’antichità e sottolinea che i movimenti dell’arte contemporanea sono tutti debitori del suo genio. Vasco Pratolini parla della influenza culturale di Picasso sulla letteratura: la sua opera e la sua personalità “prepotentemente impegnata” hanno permeato numerose correnti artistiche e ispirato moltissimi poeti, su tutti Guillaume Apollinaire. Di parere opposto Salvatore Quasimodo, che non è disposto ad ammettere una commistione fra arti che infici l’autonomia di ciascuna di esse. Il maestro Luigi Dallapiccola ricorda infine che la risonanza artistica di Picasso ha penetrato perfino il mondo musicale, esercitando un influsso sul periodo neoclassico di Igor’ Stravinskij.
Disponibile anche nella fascia Teche su RaiPlay: “Omaggio a Picasso”