Il 9 luglio 2024 Gianluca Vialli avrebbe compiuto 60 anni: per ricordare il grande campione in occasione dell’anniversario le Teche Rai propongono su RaiPlay lo speciale “Vialli & Co. – L’altra faccia di Genova”, un raro servizio del 1987 dedicato alla squadra di cui Vialli fu l’uomo-simbolo, la Sampdoria allenata da Vujadin Boškov tra il 1986 e il 1992.
Il breve reportage dal capoluogo ligure, firmato da Franco Recanatesi e Salvatore Tramontano (con la regia di Elio Girlanda) per il programma di Gianni Minà “Domani si gioca”, è una sorta di viaggio nella squadra-gioiello costruita dal presidente Paolo Mantovani nel decennio ’80 del secolo scorso, e allo stesso tempo in una città e in quella metà del tifo locale rappresentata dai sostenitori sampdoriani.
Il momento fotografato dai due giornalisti è ancora distante dallo storico scudetto conquistato nel 1991, ma la formazione che viene raccontata è già la “Samp d’oro” capace di confrontarsi senza timori reverenziali con il Napoli di Maradona appena laureatosi campione d’Italia. Nel giro di pochi anni quella squadra collezionò tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa delle Coppe, oltre alla già citata vittoria di campionato nella stagione 1990/1991, segnando un’epoca. Tale periodo di massimo splendore della storia blucerchiata è indissolubilmente legato, nella memoria collettiva, al tandem dei due “gemelli del goal” Vialli e Roberto Mancini, ma anche a tanti altri grandissimi giocatori come Gianluca Pagliuca, Pietro Vierchowod, Toninho Cerezo, Attilio Lombardo, Moreno Mannini, Luca Pellegrini.
Gianluca Vialli resta ovviamente la figura più rappresentiva della Samp creata da Mantovani e Boskov, che lo vide arrivare ai massimi livelli dopo gli inizi nella Cremonese e la consacrazione nel ruolo di attaccante nella Nazionale Under 21 guidata da Azeglio Vicini, con la quale si mise in luce come miglior marcatore agli Europei del 1986. Capocannoniere in numerosi altri tornei disputati tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, Vialli è tra i pochi calciatori ad aver vinto tutte le principali competizioni UEFA per club, anche grazie alla brillante carriera seguita alla stagione sampdoriana, prima alla Juventus e poi al Chelsea. Con la prima è arrivato a sollevare il trofeo della Champions League in veste di capitano nel 1996, mentre allenando il team londinese prima ancora del ritiro dal calcio giocato è riuscito come “player-coach” a vincere la Coppa delle Coppe nel 1998.
Centravanti completo, dotato fra l’altro di un carisma trascinante, “Stradivialli” (soprannome coniato da Gianni Brera) è stato un protagonista assoluto dello sport italiano ed europeo, fino alla sfida vinta da dirigente FIGC al fianco dell’amico fraterno Mancini con la Nazionale italiana allenata da quest’ultimo e divenuta campione d’Europa nel 2021. Le immagini dell’abbraccio tra i due ex “gemelli del goal” dopo il trionfo di Wembley hanno commosso il mondo, e continuano ad emozionare soprattutto in seguito alla prematura scomparsa del fuoriclasse di Cremona, avvenuta nel gennaio del 2023.
Oggi lo possiamo rivedere, grazie agli archivi RAI, in altre immagini, quelle di una gloriosa epopea genovese di quasi quarant’anni fa, fatta di passione, tecnica, amicizia, impegno: una battuta durante l’intervista, un’azione sul campo di allenamento, un sorriso lanciato al mister Boskov o ai compagni Mancini e Cerezo…