Per festeggiare i 70 anni di Marco Tardelli, le Teche Rai pubblicano su RaiPlay “Marco Tardelli – L’urlo del calcio”, una lunga intervista concessa dal campione a Giovanni Minoli per la trasmissione “Mixer” e andata in onda il 6 novembre 1988 a pochi mesi dal suo ritiro dal calcio giocato. Nel video un estratto dell’intervista in cui il giocatore commenta la sua famosa foto in cui esulta dopo aver siglato il 2-0 contro la Germania Ovest nella finale del Mondiale spagnolo nel 1982.
Dopo una brillante carriera durata 16 anni, in questo “faccia a faccia” Tardelli si raccontava sia sul piano sportivo che su quello privato, malgrado il proprio carattere schivo. Della sua esperienza in campo emergono le grandi soddisfazioni (la vittoria ai Mondiali dell’82 con la Nazionale, cinque scudetti e due Coppe Italia con la Juventus) ma anche i rapporti non sempre facili con figure come Giampiero Boniperti, Giovanni Trapattoni o Michel Platini; nel vissuto personale, invece, spicca la volontà di diventare calciatore a tutti i costi, riscattandosi dalle umili origini e nonostante il parere contrario dei genitori.
La storia di questo traguardo raggiunto ai massimi livelli dal ragazzo di Careggine in Garfagnana è riassunta alla perfezione proprio dall’immagine del suo urlo liberatorio lanciato allo stadio Bernabéu di Madrid nella finale con la Germania Ovest dell’11 luglio 1982, dopo il goal del 2 a 0 da lui segnato: «Sono nato con quel grido dentro di me, e quello fu l’esatto momento in cui venne fuori». Quella rete fu l’ultima di Tardelli con la maglia azzurra, ma è diventata un’icona dello sport italiano, impressa per sempre nella nostra memoria collettiva.
Prima e dopo quel momento leggendario, c’è stato ovviamente il dispiegarsi del grandioso talento di questo fuoriclasse, nato terzino e affermatosi poi al centrocampo come mezzala, interpretando con tecnica e grinta un’epoca in cui il calcio italiano stava decisamente cambiando, soprattutto nei dieci anni trascorsi alla Juventus dal 1975 al 1985. Con la squadra torinese è riuscito nell’impresa, tra l’altro, di vincere tutti e tre i maggiori tornei UEFA per club, risultando tra i pochissimi giocatori al mondo ad aver conseguito tale record ed il primo centrocampista in assoluto.
Dopo il ritiro, Tardelli ha intrapreso una lunga carriera da allenatore, lavorando sia con squadre di società che con rappresentative nazionali, mentre più saltuariamente si è cimentato nel ruolo di commentatore ed opinionista, fino alla recente esperienza televisiva alla conduzione del programma di Rai 3 “L’avversario – L’altra faccia del campione”, nel quale ha intervistato altre grandi figure del mondo dello sport.