Dacia Maraini, intervistata da Luciano Minerva per RaiNews nel 2001 parla del senso della scrittura dopo le interviste a scrittori per “Amata scrittura” e approfondisce il tema del rapporto con l’etica.
Dacia Maraini (Fiesole, 13 novembre 1936) è figlia dello scrittore etnologo Fosco Maraini e della pittrice Topazia Alliata. Dopo l’infanzia in Giappone e l’internamento in un campo a Tokyo (1943–1946), torna in Sicilia e, a 18 anni, si trasferisce a Roma, dove debutta in letteratura con “La vacanza” (1962) e conquista subito riconoscimenti internazionali. Fondatrice del Teatro del Porcospino (1965) e del Teatro della Maddalena (1973), alterna prosa, saggistica e teatro: tra i suoi titoli più noti “Memorie di una ladra” (1972), “La lunga vita di Marianna Ucrìa” (1990, Premio Supercampiello) e “Buio” (1999, Premio Strega). Impegnata sui temi della condizione femminile e dei diritti umani, continua a pubblicare romanzi, saggi e raccolte di racconti fino ai recenti “Trio” (2020) e “Vita mia. Giappone, 1943” (2023).