Nel 1970 Sandro Paternostro incontra il regista americano Orson Welles che ci racconta la sua visione dei drammi shakespeariani. George Orson Welles (Kenosha, 6 maggio 1915 – Hollywood, 10 ottobre 1985) è stato un regista, sceneggiatore e produttore statunitense, noto per la sua straordinaria versatilità in teatro, radio e cinema, ambiti nei quali ha raggiunto risultati eccezionali.
Divenne famoso a soli ventitré anni grazie alla trasmissione radiofonica La guerra dei mondi, che – secondo la leggenda – provocò il panico tra gli ascoltatori americani, convinti che fosse in corso un’invasione aliena. Nonostante l’iniziale celebrità, la sua carriera incontrò numerosi ostacoli, che lo allontanarono da Hollywood e lo spinsero a trasferirsi in Europa. Qui continuò a lavorare ai suoi progetti, spesso autofinanziandosi tramite ruoli in film di altri registi.
Tra le sue opere più importanti si ricordano Macbeth (1948), Otello (1952), L’infernale Quinlan (1958), Il processo (1962) e F come falso (1975). Dopo la sua morte, avvenuta nel 1985, la sua fama è cresciuta ulteriormente e oggi è considerato uno dei massimi registi del XX secolo, sia in ambito cinematografico che teatrale.