Una selezione di puntate di “Passepartout” di Philippe Daverio (Mulhouse, 17 ottobre 1949 – Milano, 2 settembre 2020), tra i programmi di divulgazione artistica più longevi e di successo della Rai andò in onda dal 2001 al 2011. Daverio racconta grandi artisti (da Tiziano a Mantegna, da Rubens a Rembrandt) e importanti movimenti artistici con rigore, ironia, competenza e leggerezza, ma, soprattutto, con uno stile originale e unico.
Nel video l’incipit della puntata dedicata all’Arte e al design del 2008, in cui il conduttore guida alla scoperta della storia del design e del suo rapporto con l’arte contemporanea e l’industria dell’arredamento, passando in rassegna diverse opere oggi considerate vere e proprie icone della modernità.
Philippe Daverio era nato a Mulhouse, in Alsazia, ma visse per gran parte della sua vita a Milano, dove intraprese la carriera di mercante d’arte. Fondò diverse gallerie, collaborò come opinionista con numerosi quotidiani e periodici e fu direttore della rivista Art e Dossier. La sua notorietà crebbe anche grazie alla televisione, dapprima come ospite e poi come conduttore di programmi dedicati all’arte e alla cultura.
Amato dal pubblico e stimato dalla critica, Daverio si distinse per la passione e l’estro con cui sapeva trasmettere conoscenza: capace di intrecciare nozioni e racconti, ricostruire storie, presentare epoche, stili e protagonisti dell’arte con un approccio interdisciplinare e coinvolgente. Colto, brillante e sempre elegante, fu anche una voce attiva nella difesa e nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Si definì sempre “storico dell’arte”. Insegnò in diversi atenei e, dal 2006, fu professore ordinario di Sociologia dei processi artistici presso l’Università di Palermo. Faceva parte del Comitato scientifico del nuovo Grande Museo del Duomo di Milano, del consiglio di amministrazione della Fondazione Cini di Venezia e di quello della Fondazione Corriere della Sera. Autore prolifico, pubblicò numerosi saggi e libri molto apprezzati.