Il suo sax e le sue sonorità hanno segnato un’intera stagione della musica italiana. James Senese (Napoli, 6 gennaio 1945 – Napoli, 29 ottobre 2025), pseudonimo di Gaetano Senese, ha rappresentato un ponte fra tradizione partenopea e sperimentazione jazz e funk. Nel video in evidenza lo vediamo esibirsi nel 1977 dal vivo con i “Napoli Centrale” ad “Auditorio A“.
Nella lunga traiettoria artistica di Senese si incontrano momenti emblematici: dagli esordi con gruppi giovanili negli anni Sessanta, all’ascesa con “Napoli Centrale” nei Settanta, fino alla carriera solista permeata di ricerche sonore e impegno sociale.
Tra le collaborazioni più significative della sua carriera spicca quella con Pino Daniele, con cui James Senese instaurò un sodalizio umano e musicale durato decenni. I due si conobbero alla fine degli anni Settanta e condivisero la stagione d’oro del cosiddetto “Neapolitan Power”, movimento che mescolava jazz, blues, rock e tradizione partenopea.
Senese, figlio di una madre napoletana e di un padre afroamericano appartenente alla 92ª Divisione Buffalo, trovò nella musica la via per esprimere la complessità della propria identità. Il sax divenne la sua voce, vibrante, ruvida, consapevole.
Nel corso degli anni collaborò anche con artisti come Tullio De Piscopo, Enzo Avitabile e numerosi protagonisti della scena jazz e pop italiana. Grande interprete della “rivoluzione dell’amore”, come amava definirla, Senese seppe unire energia e spiritualità, fondendo jazz e cultura napoletana in una voce unica nel panorama italiano.



