LA TV PER LA STORIA DEL CINEMA ITALIANO
SERGIO TOFFETTI
Sergio Toffetti, storico del cinema e già conservatore della Cineteca Nazionale, racconta in un “blob” di contributi di archivio rari, “quasi” mai più visti, quanto la televisione abbia contribuito alla conoscenza del cinema italiano nel Paese. I frammenti mostrano: Alberto Sordi e Luigi Comencini che raccontano il personaggio Tina Pica; Marisa Merlini che ricorda la vita degli attori negli anni della Seconda Guerra Mondiale; Ugo Gregoretti e il suo “Sicilia del Gattopardo”, realizzato prima del “Gattopardo” di Luchino Visconti e vincitore del Prix Italia nel 1960; l’intervista corale a tutte le attrici di “8½” inclusa un’inedita Eddra Gale, la Saraghina; Marco Bellocchio in polemica con Luchino Visconti; Nanni Moretti che nel 1984 spiega cosa rappresenta per lui il termine palombella rossa, che sceglie poi come titolo del suo film del 1989 e infine una struggente Anna Magnani che si racconta al termine di una replica teatrale de La Lupa, diretta da Franco Zeffirelli nel 1965.
“Una storia del cinema italiano non è assolutamente pensabile senza la televisione – commenta Sergio Toffetti – non soltanto perché produzioni e coproduzioni RAI hanno consentito la nascita di capolavori del nostro cinema – impossibile citarne anche una minima parte, riassumiamoli tutti nell’ “Albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi. Ma soprattutto perché un fitto palinsesto di settant’anni fatto di rubriche, servizi, backstage, interviste, costituisce una vera e propria “enciclopedia vivente” del cinema italiano: voci, volti, retroscena, polemiche, analisi, dove sfilano protagonisti, comprimari, autori, tecnici, attrici e attori. E dove gli stessi critici cinematografici – in genere nascosti dietro una firma di carta stampata – “ci mettono la faccia” ritrovandosi, in fondo, sullo stesso piano dei personaggi di cui parlano quotidianamente, come nel caso di Beniamino Placido, originale, ironico e disincantato affabulatore”.
“RAI, FRAMMENTI PER UN DISCORSO AMOROSO”, curato e organizzato da Susanna Gianandrea, responsabile di Rai Teche Mediateca “Dino Villani”, per la regia di Maria Baratta, è la serie dedicata ai 100 anni della Radio e ai 70 della Televisione.