Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993): regista e sceneggiatore, è considerato uno dei maggiori registi italiani. Vincitore di quattro premi Oscar per il miglior film straniero e vincitore di un Oscar alla carriera nel 1993. Ha inoltre vinto per ben due volte il Festival di Mosca (1963 e 1987), ha ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera, alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985. Film come “La strada”, “Le notti di Cabiria”, “La dolce vita”, “ 8½” e “Amarcord” – sono famosi in tutto il mondo e hanno contribuito a creare la storia del cinema italiano. Nello spezzone in onda il 01/01/1959, per il programma “La grande Radio”, Il giornalista Lello Bersani intervista il regista Federico Fellini nel teatro di posa numero 8 di Cinecittà, sul set del film “La dolce vita”. Il regista esprime un giudizio positivo anche nei confronti della stampa per l’attenzione che i media hanno rivolto al film. Fellini parla inoltre dell’attore Marcello Mastroianni protagonista del film (il giornalista Marcello Rubini) e ne descrive i personaggi femminili
Nell’intervista in onda il 23/04/1978, Federico Fellini racconta la prima volta che entrò a Cinecittà nel 1940 e ricorda l’emozione nel vedere le grandi realizzazioni scenografiche del film che stavano girando in quel momento: “La corona di ferro”, di Alessandro Blasetti. Fellini, si sofferma, poi, sul ruolo del regista cinematografico e ricorda il contributo innovativo dato al cinema da Roberto Rossellini, che sosteneva l’opportunità di esercitare il mestiere anche in una dimensione solitaria.
Nell’intervista in onda il 21/06/1982 per il programma “Radio anch’io”, i giornalisti Arrigo Levi e Ludina Barzini chiedono a Fellini del suo viaggio negli Stati Uniti e dell’ipotesi di girare un film negli USA. Il regista parla della difficoltà di realizzare film in Italia e spiega la crisi profonda che attraversa il cinema non solo da un punto di vista industriale, ma anche come espressione artistica. Secondo il regista, infatti, l’immagine cinematografica ha man mano perso il carisma e il prestigio di un tempo a causa del continuo bombardamento di visioni a cui siamo sottoposti da parte dei mass media.
Nello spezzone in onda il 01/11/1990 per il programma “Il paginone”, Federico Fellini viene intervistato sul rapporto tra cinema e sogno in riferimento al linguaggio onirico dei suoi film. Secondo Fellini esiste una relazione molto stretta tra cinema immaginazione onirica. In quanto le immagini sono sempre filtrate dall’ interpretazione del regista. Secondo il regista, dunque, il film ha lo stesso andamento del sogno, e tutti gli oggetti presenti in una inquadratura hanno un significato specifico. L’artista – spiega – si esprime con un linguaggio determinato dall’inconscio, proprio come nel sogno e conclude ricordando un sogno significativo, che anticipò l’esito negativo di un film mai realizzato.
Nell’intervista in onda il 18/03/1986 per il programma “Il paginone”, Federico Fellini parla del cinema espressionista tedesco e delle attrici del degli anni ’30 e ’40. Ricorda l’attrazione provata da ragazzo per Brigitte Helm, la protagonista femminile del film “Metropolis” di Fritz Lang, per Marlene Dietrich protagonista del film , “L’angelo azzurro” di Josef von Sternberg, e per Marika Rökk e Zarah Leander.