Il nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha giurato sulla Costituzione e ha pronunciato alle Camere unite il suo messaggio alla nazione; un discorso di 31 minuti interrotto continuamente da ben quarantanove applausi.
Il neoeletto presidente, rivolto al Parlamento riunito in seduta comune integrato dai delegati regionali (i 1009 grandi elettori), ha aperto il suo discorso di insediamento ringraziando per prima cosa i suoi due predecessori Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Poi è entrato subito nel vivo e ha dichiarato di voler rappresentare l’unità nazionale e difendere i principi costituzionali, “che non possono rischiare di essere intaccati dalla crisi”.
Rivedi la seconda parte del discorso:
Rivedi la terza parte del discorso di insediamento:
Leggi anche il discorso di insediamento del nuovo Presidente della Repubblica
La nascita della Repubblica Italiana avviene nel 1946, a seguito dei risultati del referendum istituzionale del 2 giugno dello stesso anno, indetto per determinare la forma di stato dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il 2 giugno 1946, insieme alla scelta sulla forma dello Stato, i cittadini italiani (comprese le donne, che votavano per la prima volta in una consultazione politica nazionale) elessero anche i componenti dell’Assemblea Costituente che doveva redigere la nuova carta costituzionale. Risultarono votanti 12.998.131 donne e 11.949.056 uomini. Alla sua prima seduta, il 28 giugno 1946, l’Assemblea Costituente elesse a Capo Provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, con 396 voti su 501, al primo scrutinio. Con l’entrata in vigore della nuova Costituzione della Repubblica Italiana, De Nicola assunse per primo le funzioni di Presidente della Repubblica Italiana il 1º gennaio 1948..
Nell’estratto video qui sotto Il Presidente della Repubblica italiana, Enrico De Nicola, con accanto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Alcide De Gasperi, alla firma della Costituzione italiana.
Rivedi anche un estratto del giuramento di Giovanni Gronchi, dell’11 maggio 1955