Maria Callas, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di Torino della RAI diretta da Antonino Votto, interpreta l’aria “Suicidio!” dall’opera “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli in una registrazione del 1952. Può sembrare strano ma le straordinarie doti vocali e interpretative di Maria Callas non furono immediatamente riconosciute e apprezzate. Gli esordi di colei che doveva diventare il più grande soprano del Novecento non furono facili. Toscanini, ad esempio, a seguito di un’audizione disse: “Questa cantante ha l’aceto nella voce, non l’essenza dell’angelicità”. Nella sua carriera furono fondamentali gli incontri con il maestro Tullio Serafin e, soprattutto, con Francesco Siciliani, il maggiore organizzatore musicale italiano del secolo scorso, al quale fra l’altro si deve la più gloriosa stagione vissuta dalla musica in RAI, che la conobbe nell’ottobre del 1948 quando era direttore artistico del Maggio Musicale Fiorentino. Quell’incontro segnò l’avvio di una folgorante carriera che l’avrebbe resa celebre in tutto il mondo. Un altro dei personaggi che furono dalla Callas riportati a una nuova dimensione scenica e interpretativa fu quello della Gioconda di Ponchielli. L’aria “Suicidio!” può ben essere considerata un banco di prova della sua arte per la ricchezza dei colori, la bellezza e l’omogeneità dello smalto vocale anche nel registro grave e lo spessore drammatico conferito al personaggio grazie a un innato senso del teatro.