Il portale di Rai Teche celebra un secolo dalla nascita del regista (Roma 16 maggio 1915 – Roma, 29 novembre 2010) con una intervista a Mario Monicelli sulla genesi del film “La grande guerra”, vincitore del Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia, ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini nel 1959. Per il programma “Italiani a venire”, in onda il 11/01/1998, il regista ricorda le polemiche precedenti la lavorazione del film sulla prima guerra mondiale: ancora persisteva il mito della grande guerra e si temeva che la ricostruzione bellica venisse stravolta e descritta in modo leggero e superficiale. Le critiche si concentrarono soprattutto sulla scelta degli sceneggiatori Age e Scarpelli e sui due attori protagonisti , Vittorio Gassman e Alberto Sordi, legati alla commedia all’italiana, quindi poco adatti alla storia.
Mario Monicelli (Roma 16 maggio 1915 – Roma, 29 novembre 2010) regista e sceneggiatore, insieme a Dino Risi e Luigi Comencini fu uno dei massimi esponenti della commedia all’italiana, che ha contribuito a rendere nota anche all’estero con film come “Guardie e ladri” (1951), “I soliti ignoti”(1958), “La grande guerra”(1959), “L’armata Brancaleone” (1966) e “Amici miei” (1982).
Nel contributo qui sotto, inoltre, due Frammenti audio del 1959 montati insieme in un unico brano sul film “La grande guerra”: nel primo le dichiarazioni di Mario Monicelli, Vittorio Gassman e Alberto Sordi, amareggiati e in polemica con la stampa italiana per le aspre critiche ricevute prima dell’inizio delle riprese del film. Nel secondo frammento la serata di premiazione del film di Monicelli con il Leone d’oro, ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini al Festival del Cinema di Venezia.