Luigi Pirandello (Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934.
Il suo teatro costituisce un banco di prova molto importante per ogni attore, ma l’interprete più grande, e che lo stesso Pirandello predilesse, è stato Ruggero Ruggeri (1871-1953), come dimostra questa registrazione del 1951 di “Tutto per bene”. E’ la scena in cui il dramma arriva al suo culmine, quando il protagonista, Martino Lori, scopre che sua figlia è in realtà frutto della relazione della moglie, morta da tempo, con un uomo politico, e che la giovane, da sempre al corrente di tutto, lo disprezza perché lo crede complice del fatto per vile convenienza. Ruggero Ruggeri emoziona e commuove profondamente per la naturalezza incomparabile con cui riesce a dar vita al personaggio nella sua sbigottita disperazione, la sua recitazione sommessa e allusiva -grazie anche alla particolare impostazione della sua voce armoniosa, capace di cogliere la forza e l’espressività di ogni parola- sembra destinata per natura a valorizzare la scrittura di un autore come Pirandello. Nel 1980 il regista e critico teatrale Giorgio Prosperi dedicò una puntata del suo programma “Attori del nostro secolo” al ricordo di questo insuperato attore.
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