Intervista al regista americano Mel Brooks (inglese) sul genere cinematografico della commedia horror in relazione alla presentazione del suo ultimo film “Dracula, “Morto e contento” (1995), parodia del romanzo “Dracula” di Bram Stoker. Il regista parla dei numerosi riferimenti cinematografici trattati in chiave comica, presenti nel film, che si ispirano a pellicole precedenti come “Dracula” interpretato dall’attore Bela Lugosi del 1931 di Tod Browning e Karl Freund e “Dracula di Bram Stoker” (Bram Stoker’s Dracula) diretto da Francis Ford Coppola nel 1992, nonché al capolavoro del regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau “Nosferatu il vampiro” del 1922.
Mel Brooks, al secolo Melvin Kaminsky (New York, 28 giugno 1926) regista, sceneggiatore, attore, compositore, produttore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense, è celebre per le sue parodie e le sue commedie farsesche. Fa parte di un ristretto gruppo di artisti che hanno vinto nella loro carriera almeno un Oscar, un Emmy (ne ha vinti 3, sia come attore che come autore), un Grammy e un Tony Award. Iniziò la sua carriera artistica come autore di testi per alcuni importanti show televisivi, tra i quali spicca il “Your Show of Shows” di Sid Caesar, dove Mel Brooks si fece le ossa scrivendo battute e barzellette per gli ospiti di prestigio del programma, tra i quali figurò anche Woody Allen. Continuò a collaborare con la TV a lungo, scrivendo numerose commedie e dando vita a molti format televisivi, tra cui quello della celeberrima sit-com spionistica Get Smart (1965). Mel Brooks esordì sul grande schermo nel 1968 con “Per favore, non toccate le vecchiette”( (The Producers), che segnò anche l’inizio del sodalizio artistico con Gene Wilder, Il film non incassò molto, ma Brooks ottenne al suo esordio l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale. Il 1974 fu l’anno migliore per Brooks, iniziò con una serie di parodie cinematografiche di grande successo “Mezzogiorno e mezzo di fuoco” (Blazing Saddles) un film che riprende e ironizza sugli stereotipi dei film western in voga ; “Frankenstein Junior”, che lo vide collaborare con Gene Wilder, protagonista e co-sceneggiatore della pellicola, ottenne un enorme successo di pubblico e critica. Nel 1977 “Alta tensione” prendeva in giro il cinema di Alfred Hitchcock, e in particolare il suo “La donna che visse due volte”. Nel 1987 con il film “Balle spaziali” prendeva in giro la saga di “Guerre stellari” e tutto il cinema di fantascienza, mentre “Robin Hood: un uomo in calzamaglia” del 1993, faceva il verso al “Robin Hood – Principe dei ladri” di Kevin Costner, uscito in quegli anni. Nel 1995 è la volta di “Dracula morto e contento”, con Leslie Nielsen, parodia di tutti i numerosi film dedicati alla leggenda del vampiro della Transilvania. Tra gli altri film “L’ultima follia di Mel Brooks” del 1976, una delle sue pellicole più particolari, film muto (come si evince anche dal titolo originale Silent Movie), con protagonisti Brooks stesso, Marty Feldman, amico del regista, che aveva già lavorato con lui in Frankenstein Junior; “ La pazza storia del mondo” (1981) e “Che vita da cani!” del 1991. Il suo ultimo successo in scena a Broadway, è la trasposizione teatrale del suo primo film, “Per favore, non toccate le vecchiette”, diretto da Susan Stroman, con Nathan Lane e Matthew Broderick , lo spettacolo ha vinto un numero record di Tony Award 2001, ben 12. Nel 2005 lo spettacolo è stato trasformato a sua volta in un film, per volere di Brooks, che voleva preservare su pellicola uno show che aveva ricevuto un grandissimo successo; il titolo del remake del film, anch’esso prodotto da Brooks, è rimasto quello originale, ed è distribuito in Italia come “The Producers. Una gaia commedia neonazista”.