E’ morto Enzo Bettiza, classe 1927. Da giornalista, scrittore qual era, aveva dichiarato: “ho sempre usato la parola per difendere la mia identità”, una identità che ha regalato alla cultura un sistema di riflessioni acute e lucide, versate all’analisi storica e politica del Paese diviso tra una cultura comunista ed una emergente cultura neo-liberale. Da sincero liberale, nel corso del tempo Bettiza utilizzerà la carta stampata, la saggistica e gli interventi televisivi per elargire tutti gli strumenti critici atti a investigare e capire la realtà politica e sociale di un Europa dilaniata dai conflitti post dissoluzione del comunismo, a partire dalla rivoluzione ungherese del ’56 fino ai conflitti balcanici degli anni ’90
Nella fascia “I Favolosi” di Rai Play guarda la raccolta su una serie di interventi che Bettiza ha realizzato per la televisione a partire dagli anni ’60 fino agli anni 2000