Figura di spicco nel panorama del teatro polacco degli ultimi decenni, Jerzy Grotowski, (Rzeszów, 11 agosto 1933), direttore dal 1959 del Teatro Laboratorio di Opole, ha elaborato la definizione di “teatro povero”, un teatro in cui si crea un rapporto diretto tra attore e pubblico, senza mediazioni tecnologiche. Il “teatro povero” esprime una sorta di reazione al cinema, tutto effetti scenografici e tecnologici, e restituisce al pubblico una dimensione primigenia, in cui l’unità di tempo e luogo comprende sia attori che spettatori.
Guarda una sua breve intervista estratta da “Magazzini Einstein” in onda nel 2008
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