Esther Hillesum, detta Etty (Middelburg, 15 gennaio 1914 – Auschwitz, 30 novembre 1943), è stata una scrittrice olandese di origine ebraica, vittima della Shoah. Autrice del “Diario”, una delle più belle pagine nel periodo buio della Shoah, pubblicato postumo da Jan Geurt Gaarlandt che, nella sua introduzione afferma che Etty Hillesum scrisse un “contro-dramma”: la sua liberazione individuale nel contesto del dramma dello sterminio nazista del popolo ebraico. Lei passò da una situazione di:
« Paura di vivere su tutta la linea. Cedimento completo. Mancanza di fiducia in me stessa. Repulsione. Paura. » (10 novembre 1941) a una nuova coscienza di distacco dai beni materiali, di “decantazione” delle esperienze vissute, di valorizzazione dei gesti quotidiani: «Bene, accetto questa nuova certezza: vogliono il nostro totale annientamento. Ora lo so. Non darò fastidio con le mie paure, non sarò amareggiata se gli altri non capiranno cos’è in gioco per noi ebrei. […] Continuo a lavorare e a vivere con la stessa convinzione e trovo la vita ugualmente ricca di significato.»
Per ricordarla, Rai Teche propone un documentario tratto da TV7 del 27/01/2002
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