Si è spento a Roma a 85 anni Erico Vaime, celebre autore televisivo, teatrale, radiofonico, perfino cinematografico, del secondo Novecento, amico di Luciano Bianciardi, paroliere di Walter Chiari e Paolo Villaggio, duettava con Maurizio Costanzo. Dalla battuta pronta e tranchant, è stato un autore poliedrico e instancabile.
Laureato in giurisprudenza a Napoli, entrò in RAI nel 1960, tramite un concorso pubblico (fu quello uno degli ultimi con cui l’azienda di Viale Mazzini organizzò le proprie assunzioni) e per due anni lavorò nella sede milanese. Successivamente si dedicò alla libera professione di autore esordendo nel 1963 con I piedi al caldo, una commedia che andò incontro a numerose traversie con la censura televisiva del tempo. Dal 1960 per diversi anni collaborò con Franco Nebbia, scivendo testi satirici e provocatori per il Teatro Cabaret Nebbia Club, che spesso firmava con lo pseudonimo Poppi. Collaborò alla stesura di numerosi programmi di successo quali Quelli della domenica; Canzonissima; Tante scuse e Risatissima. Ha scritto anche alcune fiction (Un figlio a metà, Italian Restaurant, Mio figlio ha 70 anni) e numerosi musical teatrali, soprattutto per la coppia Garinei e Giovannini (Felicibumta, Anche i bancari hanno un’anima, La vita comincia ogni mattina, Pardon Monsieur Molière, Una zingara m’ha detto, Gli attori lo fanno sempre, C’era una volta… Scugnizzi).
Con Enrico Montesano fece Bravo, Beati voi e Malgrado tutto beati voi. Nel 1972 ha curato con Umberto Simonetta i testi della miniserie televisiva Il giro del mondo in 80 giorni, con i pupazzi animati di Giorgio Ferrari e la regia di Peppo Sacchi. Nel 1985 dirige la rassegna “Addio Cabaret” al Teatro Flaiano di Roma. Conduttore dal 1979 del programma radiofonico Black Out, ha pubblicato numerosi libri (che gli hanno fruttato anche parecchi premi letterari) tra cui Amare significa, Tutti possono arricchire tranne i poveri, Le braghe del padrone, Perdere la testa, Non contate su di me, Era ormai domani, quasi. Nel 1992 su Telemontecarlo affiancò Luciano Rispoli come coautore dei testi per il varietà La più bella sei tu, che rimetteva in gara le canzoni del Festival di Sanremo. Negli anni 2000 ha condotto su La7 il nostalgico programma Anni Luce, che, attraverso spezzoni di film del passato e interviste ai protagonisti, analizzava l’evoluzione della società italiana dal secondo dopoguerra a oggi; sempre sulla stessa emittente, il sabato e la domenica era il conduttore del dibattito di Omnibus Weekend, il magazine di Omnibus, dove invece Vaime, dal lunedì al venerdì, conduceva una rubrica di costume.
Sempre su La7, inoltre, dal 2011 al 2013 è stato ospite fisso, insieme a Paolo Sottocorona, del programma Coffee Break, allora condotto da Tiziana Panella. Negli stessi anni, con Maurizio Costanzo ha invece condotto su Rai Uno Memorie dal bianco e nero (2010), Di che talento sei? (2011) e S’è fatta notte (2012). La sua comunicativa, sia nelle trasmissioni radiofoniche e televisive, sia nelle pagine dei suoi libri di critica televisiva, è sempre caratterizzata da un intelligente umorismo e da una garbata ma pungente ironia che nasce spesso dalla nostalgia per un mondo ormai scomparso.