Un omaggio di Rai Teche a Enrico Caruso (Napoli, 25 febbraio 1873 – 2 agosto 1921), uno dei più grandi tenori di tutti i tempi.
In onda il 5 luglio 1958, questa puntata di “Vite celebri” curata e condotta da Marisa Mantovani ripercorre la vita del grande tenore e indaga le ragioni, al di là dell’ineguagliabile talento, del fascino esercitato dalla sua voce d’oro: come ricorda la conduttrice, infatti, “nei locali pubblici di San Francisco i dischi di Caruso sono preferiti a quelli di Elvis Presley”.
Napoletano di nascita e di sentimento, indimenticabile Turiddu nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, dopo i primi successi internazionali si stabilì al Metropolitan di New York, dove rimase per i primi due decenni del Novecento. Lì ebbe modo di contribuire alla diffusione della cultura musicale italiana oltreoceano e di lenire, attraverso la sua voce e la sua intensità partenopea, la nostalgia di casa dei numerosi immigrati italiani in America.
La sua fu fra le prime voci liriche a rimanere letteralmente incise nella storia, considerato che già nel 1902 Caruso aveva intuito l’opportunità rappresentata dalla registrazione della musica su disco: con “Vesti la giubba” dai “Pagliacci” di Leoncavallo, fu il primo artista a raggiungere e superare il milione di copie vendute.
Il prezioso documento proveniente dall’archivio Rai ripercorre la storia dell’uomo, del cantante e del mito, e ci permette di godere oggi delle sue eccezionali doti vocali, che spaziavano dalla solarità del tenore alle più profonde sfumature del baritono.
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