Venerdì 14 luglio Gianna Nannini compie 70 anni. Per l’occasione le Teche Rai omaggiano “la ragazza del Rock”, riproponendo un approfondimento a lei dedicato, un Tg2 Sestante del 1981. La rubrica del telegiornale, andata in onda settimanalmente tra il 1980 e il 1983 era spesso dedicata a musica e musicisti; ad oggi ci permette di riscoprire una Gianna esordiente, alle prese con i sentimenti contrastanti che la legano alla sua terra di origine, Siena. Nel video un breve estratto.
Il viaggio comincia in un piccolo appartamento di Milano: il regno di Gianna è fatto di spartiti, pianoforti, keytar e amplificatori, ma anche delle lamentale di condomini irritati da “clamori” e “strepiti”. I muri tappezzati di manifesti, biglietti di concerti e fotografie. E in bella vista una bandiera: verde listato di bianco e rosso, al centro troneggia un’oca con una corona reale che porta al collo la croce di Savoia. È lo stemma della contrada a cui appartengono i Nannini a Siena, “la Nobile contrada dell’Oca”.
In questa cittadina, palio e contrade sono una cosa seria: contrasti e rivalità storiche, ma anche alleanze e un “fare comunità” che per Gianna vuol dire “casa”. Un abbraccio, quello dei “suoi” in cui cercare rifugio, ma anche da cui scappare, quando diventa troppo stretto.
Quando torna a casa scortata dalle telecamere Rai, la cantante lo fa in grande stile: moto da cross e casco integrale, solleva terra e polvere nelle campagne toscane, salta gli scalini dei vicoli di Siena color mattone. Tolto il casco, un po’ come la terra che l’ha vista crescere, la voce di Nannini coniuga dolcezze e asperità, un graffio che è un marchio di fabbrica, ma anche misura della grinta che da sempre la contraddistingue. Il suo è un successo combattuto, guadagnato con impeto e ostinazione, frutto di una scelta coraggiosa: i Nannini, si scopre, sono pasticceri da tre generazioni.
La piccola Gianna, un’habituée dei laboratori di famiglia, molto presto ha un mestiere tra le mani, ma sceglie la strada più impervia, la musica. Sulle note di “Vieni ragazzo”, “America” “Bip-bup”, “Uò Uò”, “Come un treno”, canzoni destinate a diventare grandissimi successi, si staglia il racconto di una scelta vincente, destinata a consacrarla come regina del rock italiano.
“Fammi sognare, fammi volare, fammi l’amore”: incurante dello scandalo, che anzi invoca con forza in uno dei suoi testi più famosi, quello di Gianna Nannini è un grande grido di libertà e un inno alla vita da celebrare.