Per ricordare Nino Manfredi (Castro dei Volsci, 22 marzo 1921 – Roma, 4 giugno 2004) riproponiamo l’indimenticabile duetto con Mina a Studio Uno nel 1965. Manfredi è stato un attore versatile e geniale, che ha conquistato il grande pubblico e i grandi registi con la semplicità dell’amico della porta accanto.
Nino Manfredi nasce a Castro dei Volsci dove viene registrato col nome di Saturnino. Debutta in teatro con Tino Buazzelli nella compagnia Maltagliati-Gassman. Passa poi alla scuola del Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler e infine, di nuovo a Roma, con Eduardo De Filippo. Nel 1949, l’esordio al cinema nel ruolo di Francesco Marvasi nel film drammatico sentimentale ‘Torna a Napoli’. Nel 1959, conquista il pubblico con la partecipazione a Canzonissima, dove dà vita al personaggio di ‘Bastiano, il barista di Ceccano’, famoso per la battuta ‘Fusse che fusse la vorta bbona’, forse uno dei primi tormentoni della storia della tv.
Manfredi era capace di interpretare ruoli drammatici o trasformarsi in un emigrato italiano in Svizzera come in ‘Pane e cioccolata’ o in un cinico e spiegato abitante di una baraccopoli romana in ‘Brutti, sporchi e cattivi’. O ancora in Geppetto, nell’indimenticato ‘Pinocchio‘ di Luigi Comencini del 1972. Tanti ruoli, tanti volti, un solo grande attore. Una carriera che dura 55 anni in cui Manfredi ha recitato in oltre 100 film alcuni dei quali al fianco di firme illustri come quelle di Dino Risi, di Ettore Scola o di Vittorio De Sica.
Negli anni ’90 sbarca in tv con alcune fiction di grande successo a cominciare da ‘Un commissario a Roma’ fino a ‘Linda e il Brigadiere‘ con Claudia Koll. La sua carriera è proseguita fino a pochi mesi dalla morte visto che nel 2003 va in scena in tv in ‘La notte di Pasquino’ di Luigi Magni.