In occasione del centesimo anniversario della nascita di Marcello Mastroianni (Fontana Liri, 26 settembre 1924 – Parigi, 19 dicembre 1996), Rai Teche rende omaggio al grande attore con una speciale raccolta di materiali d’archivio intitolata “Marcello Mastroianni, divo per gioco“. Un viaggio straordinario nella carriera e nella vita di uno dei volti più amati del cinema internazionale che celebra la sua generosità anche nel concedersi al piccolo schermo.
Una vita da divo senza mai sentirsi tale: Marcello Mastroianni ha saputo coniugare un talento straordinario, apprezzato a livello mondiale, con una naturale autoironia, frutto di una profonda intelligenza e di una grande umanità. Questa raccolta offre un viaggio attraverso le sue apparizioni televisive più celebri, affiancate da interviste meno conosciute, in cui emerge tutto il fascino della sua autenticità.
Oltre a contenere le ospitate della star del cinema nei principali programmi d’intrattenimento Rai, da Studio Uno a Canzonissima, da Il Musichiere a Buonasera Raffaella, di cui si ricordano le sue performance canore, coreografiche e musicali talora accanto al suo fedele cocker, la raccolta vanta materiali più rari e di grande pregio che offrono l’opportunità di ripercorrere anche gli indimenticabili successi sul grande schermo: su tutti, un ritratto unico dell’attore risalente al 1966 in cui dal set di Rodolfo Valentino, fra pellicce e rivestimenti animalier, si passa alla cucina della madre di Mastroianni che gli prepara le polpette. Mamma e figlio raccontano un uomo che è divo e al contempo figlio affezionatissimo, desideroso di assaporare i sapori autentici della cucina “di mammà” pur frequentando ormai menu gourmet di ristoranti internazionali.
Al 1965 risale “Primo piano: un Casanova dei nostri tempi” (nel video un estratto), documentario a cura di Carlo Tuzii in cui la voce narrante di Nando Gazzolo ripercorre la straordinaria carriera di Mastroianni seguendolo sul set, nei suoi viaggi, nella sua villa in Toscana, svelando da un lato la caratura del divo e dell’altra quella dell’uomo. In un servizio brillante realizzato per il “Tg l’una”, Enzo Stinchelli intervista l’attore sul film “Una giornata particolare”, ma anche sulle sue paure, sui suoi gusti, ironizzando perfino sulla sacralità del premio Oscar. Nel 1962, all’indomani della proiezione di “Divorzio all’italiana” al Festival del Cinema di Cannes, Carlo Mazzarella intervista Mastroianni sulla sua trasformazione per recitare nei panni di Fefè Cefalù e, più in generale, sul rapporto fra teatro e cinema. A proposito di teatro, in un’intervista del 1987 Mastroianni racconta il suo primo colloquio con Luchino Visconti, avvenuto quando la sua carriera di attore non era ancora ben avviata: l’incontro ha segnato l’ingresso di Mastroianni nel mondo della recitazione da professionista con due spettacoli al Teatro Eliseo.
Nel parlare di sé, ritorna costantemente il desiderio di sfatare lo stereotipo del suo essere un tombeur de femmes, contro il quale ha lottato tutta la sua carriera, e il riferimento alla sua proverbiale pigrizia, sulla quale lui stesso ha più volte scherzato, ma che non gli ha comunque impedito di girare film, partecipare a programmi tv, scrivere, recitare e produrre senza soluzione di continuità.