“Possiamo essere grandi bugiardi quando parliamo, ma i nostri sogni dicono sempre la verità e per questo serve ricordarli, perché il corpo è in grado di dire la verità attraverso i sogni”. Sandra Cisneros, intervistata da Luciano Minerva a Mantova nel 2005, parla della sua scrittura e del potere delle storie per farsi ascoltare. “Caramelo” è il suo più grande successo, tradotto in 15 lingue: un grande ricamo di storie e di intrecci tra realtà e fantasia.
Sandra Cisneros (Chicago, 20 dicembre 1954) nata da padre messicano e madre chicana è l’unica figlia femmina tra sette fratelli. La sua carriera letteraria ebbe inizio nel 1980 con la raccolta poetica “Bad Boys” e, negli anni successivi, pubblicò due romanzi, diversi saggi, raccolte di racconti e poesie, oltre a libri per ragazzi. Le sue opere le valsero numerosi riconoscimenti, tra cui il Lannan Literary Award, l’American Book Award, la borsa del MacArthur Fellows Program e il Premio PEN/Nabokov[5].
Accanto alla scrittura, Cisneros si è dedicata anche all’insegnamento, lavorando in scuole pubbliche come la Latino Youth High School e in atenei quali l’Università della California e l’Università del Michigan.