L’11 ottobre 1960 alle ore 21 andava in onda la puntata d’esordio di una trasmissione destinata a segnare una svolta nella storia del servizio pubblico e nella comunicazione politica italiana: “Tribuna elettorale”.
Il programma, ideato e curato da Jader Jacobelli, portava per la prima volta il confronto politico sul piccolo schermo, in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 novembre 1960. A condurre la puntata pilota era il giornalista Giovanni “Gianni” Granzotto, che manterrà il ruolo di moderatore anche nelle successive edizioni.
Protagonista della prima serata fu il ministro dell’Interno Mario Scelba (Democrazia Cristiana), ospite d’onore della speciale conferenza stampa televisiva che inaugurava il format. Nelle otto puntate successive si alterneranno i leader dei sette partiti rappresentati in più di una regione: Dc, Msi, Pci, Pdium, Pli, Pri, Psdi e Psi.
Alla prima puntata parteciparono anche rappresentanti di alcune tra le principali testate giornalistiche dell’epoca: La Stampa, L’Unità, Paese Sera, Il Giornale del Mattino, L’Ora e La Giustizia.
Il riscontro fu immediato: la prima puntata raggiunse oltre sette milioni di telespettatori, un successo che nelle puntate successive arrivò a raddoppiare. Il grande interesse del pubblico spinse la Rai a proseguire l’esperimento.
Con Tribuna elettorale nasceva un nuovo linguaggio televisivo: il talk show politico. Una formula che, negli anni, avrebbe contribuito a ridefinire il rapporto tra cittadini, informazione e istituzioni, rendendo la televisione non solo un mezzo di intrattenimento, ma anche uno spazio di partecipazione democratica.